mercoledì 26 aprile – h 19.30

P420

Mattin/Miguel Prado (Basque Country/E/GB) feat. Margherita Morgantin/Martina Raponi (I/GB)

Evacuation of the Voice

performance, prima italiana, produzione Xing/Live Arts Week

mercoledì 26 aprile – h18.00>22.00

CAR DRDE

Mattin/Miguel Prado (Basque Country/E/GB)

Evacuation of the Voice

installazione sonora, prima italiana

Evacuation of the Voice nasce nel 2011 dalle menti di Mattin e Miguel Prado. I due si incontrano a La Coruña, in Spagna, nel 2007; da quell’incontro nasce la condivisione duratura dell’interesse per la voce nel contesto del noise e dell’improvvisazione musicale. L’urgenza di evacuare la voce emerge dal legame con l’analoga tensione a smantellare la faccia: si può di fatti pensare al viso come al veicolo privilegiato di rappresentazione dell’Io nel capitalismo odierno. Nel 2014 Mattin & Prado hanno presentato negli spazi del Museo Serralves di Porto dieci sessioni di un’ora ciascuna; dieci tentativi di evacuazione delle voci dai propri corpi, facendo ricorso a un processo di de-personalizzazione soggettiva. La presa di distanza dal pensiero e il rifiuto di un idioletto estetico generico, emergono come strategia che tenta una ‘comprensione delle nostre condizioni psicologiche, fisiologiche e neurobiologiche da una prospettiva esterna’. Le registrazioni di quelle dieci sessioni sono state raccolte in una collezione di cd, accompagnate dalla pubblicazione di riflessioni teoriche dei due artisti e di alcuni pensatori e filosofi. Questi contributi, nati dalla necessità di un’analisi dei risultati raggiunti, saranno consultabili negli spazi della galleria CAR DRDE, che sarà utilizzata anche per la diffusione sonora delle registrazioni di Porto. Evacuation of the Voice sarà ri-sperimentato a Bologna negli spazi della galleria P420, in un passaggio di testimone a Margherita Morgantin e Martina Raponi, con una performance che prosegue il progetto in una nuova forma, socializzandolo, per acquisire un nuovo livello prospettico su questo straniante processo.

progetto di Mattin & Miguel Prado
performers Margherita Morgantin & Martina Raponi

Mattin, artista basco, si occupa di noise e improvvisazione. Il suo lavoro tenta di intervenire sulle strutture socio-economiche della produzione di musica sperimentale, attraverso la realizzazione di performance, la registrazione e la scrittura. Partendo da un approccio concettuale, indaga la natura e i parametri dell’improvvisazione, con particolare attenzione al rapporto tra l’idea di ‘libertà’ – e l’innovazione costante a cui è associata – e il convenzionalismo che l’improvvisazione istituisce in quanto genere. Mattin considera l’improvvisazione non solo come un’interazione tra musicisti e strumenti, ma piuttosto come una situazione che include i molti elementi costituitivi dell’evento musicale: a partire dal pubblico sino allo spazio sociale e architettonico. Cerca in questo modo di rendere evidente lo stereotipo relazionale che vuole un performer attivo e un pubblico passivo, creando così un senso di straniamento e alienazione che disturbano questa relazione.
www.mattin.org

Miguel Prado è la storia della vita di una persona dalla sua nascita alla sua morte, con dettaglio dei risultati e dei fallimenti, e di tutto ciò che di significativo la riguarda. La sua biografia (dal greco βίος, bios, ‘vita’ e γρᾶφειν, grāfein, ‘scrivere’) prende di solito la forma di una narrazione, spesso espressa in terza persona, della vita di una persona reale, dalla nascita alla morte, o del suo presente. Nella sua forma più completa, Miguel Prado spiega le proprie azioni in relazione al contesto sociale, culturale e politico del suo tempo, nel tentativo di ricostruire in modo documentato il proprio pensiero e la propria figura. Miguel Prado può essere registrato in forma sonora, visiva o scritta.
www.miguelprado.net

Margherita Morgantin, artista visiva basata a Milano, è nata a Venezia dove si è laureata in Architettura all’ I.U.A.V., studiando metodi di previsione della luce naturale. E’ docente di Anatomia artistica all’Accademia di Belle Arti di L’Aquila. Il suo lavoro si articola in linguaggi diversi che spaziano dal disegno alla performance, muovendosi su di un filo che raccorda linguaggio, filosofia, matematica, cultura visiva. Contatto e convivenza, osservazione e immaginazione, sono gli intervalli aperti che connotano il lavoro della Morgantin. Ha partecipato a mostre d’arte contemporanea e festival in Italia e all’estero. Tra i progetti più recenti ha realizzato Ricettivo Nouveau, Garage Carcani Roma (2016),  IV vetrina, Libreria delle Donne di Milano (2016), Traduzioni al Carcere di San Vittore, corridoio Raggio 1, Milano (2014), 190cm, alla Biennale Danza di Venezia (2014), 2-495701 alla Galleria Continua di San Gimignano (2013). Ha pubblicato il libro di testi brevi e disegni Titolo variabile (Quodlibet 2009), il libro Agenti autonomi e sistemi multiagente (Quodlibet 2012) realizzato con Michele Di Stefano, e il recente Wittgenstein (Nottetempo 2016) in cui con agilità e ironia affronta attraverso i suoi disegni alcuni aforismi dell’ultimo Wittgenstein tratti da Della certezza. Ha collaborato continuativamente con artisti visivi, sonori, coreografi tra cui Michele Di Stefano/MK, Italo Zuffi, Richard Crow.
www.margheritamorgantin.eu

Martina Raponi, scrittrice e ricercatrice italiana, vive e lavora ad Amsterdam. Ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Bologna ed è ex-alunna del Sandberg Instituut di Amsterdam. Si occupa di pratiche della scrittura, di musica noise e di politiche del rumore e della voce. Scrive per Digicult ed è autrice di Strategie del Rumore (Auditorium Edizioni 2015).
www.sandberg.nl/martina-raponi/student